Candidato al Premio Strega 2021, ‘Sembrava bellezza‘ è l’ultima fatica letteraria di Teresa Ciabatti. Inizialmente era tra i favoriti, ma alla fine non è entrato nella rosa dei cinque finalisti della LXXV edizione dello Strega, poi assegnato ad Emanuele Trevi.
Si ritrova nel romanzo la voce narrativa, perturbante e a tratti feroce, presente già ne ‘La più amata‘, candidato allo Strega nel 2017.
Con ‘Sembrava bellezza’ Teresa Ciabatti produce una nuova autofiction in cui la voce narrante coincide con quella della protagonista, una scrittrice di quasi cinquant’anni – una sorta di alter ego di Ciabatti.
È una donna di successo, ma non pienamente soddisfatta nel privato. Soffre ancora, dopo anni, di un complesso di inferiorità per i suoi compagni di liceo, che la spinge spesso a credere – ad augurarsi – che le persone che ha conosciuto in gioventù invidino i suoi successi (e se ne compiace). Sembra più impegnata a godersi gli insuccessi altrui che i propri trionfi.
Teresa Ciabatti è impietosa verso il personaggio e mostra tutte le contraddizioni di questa donna che rimugina ancora sulla sua adolescenza turbolenta, il rapporto conflittuale con i genitori, il senso di inferiorità della provinciale arrivata in città. Appare vera in tutte le sue elucubrazioni mentali, anche quando “aggiusta”, per così dire, la verità. Quando riporta i fatti non per come si sono svolti in realtà, ma per come lei li ha vissuti.
L’effetto di realtà percepita è dato da una prosa nervosa, spezzata, che è anche l’espressione della personalità della protagonista.
Il personaggio è difficile, ma Ciabatti riesce a tratteggiare una donna che si contraddice di continuo, egoista, risentita, dalla voce narrativa volutamente provocatoria e per niente attendibile.
Forse è un po’ eccessiva la retorica delle ‘ragazze degli anni Ottanta’ così come l’enfasi nel sottolineare gli aspetti fisici dei personaggi, anche se la modalità ripetitiva rende l’ossessione per l’aspetto fisico, sia della protagonista che della società.
Ad ogni modo, se cercate una voce irriverente, senza peli sulla lingua, questo libro fa al caso vostro.
Giulia R.