Venerdì 14 marzo alle 18 ospitiamo Incontri: la presentazione di Anora Project, un progetto di collaborazione tra artisti che si esprimono attraverso diversi linguaggi espressivo-rappresentativi (musica, danza, teatro, cinema, audiovisivi, pittura, scultura…), ideato dai musicisti Stefania Graziani e Tony Carnevale, che racconteranno percorsi tra suoni, ricerca e incontri che cambiano la vita.
Un’idea diversa di formazione artistica: un movimento animato da una visione condivisa della musica e dei linguaggi artistici in generale, che orienta un conseguente percorso evolutivo, aperto a professionisti e non.
Cos’è la musica? Musicisti si nasce o si diventa? Cos’è la creatività? Cos’è la fantasia? Cos’è il pensiero espressivo-rappresentativo? Da dove nasce l’invenzione musicale? Cos’è la composizione? E l’improvvisazione? Tutti possono fare musica, suonare, cantare? È un privilegio o un diritto? Possono coesistere arte e professione? Si può ritrovare il suono perduto, la propria passione per la musica, abbandonata a causa di esperienze negative? Si può vivere la musica in modo diverso? Si può imparare più velocemente? Queste ed altre domande sono il punto di partenza di una ricerca nella quale considerazioni, anche filosofiche, sul modo di pensare la musica, vanno di pari passo con suggerimenti pratici e di “mestiere”: sulla composizione, sull’arrangiamento, sull’interpretazione, sulla formazione.
Sarà inoltre l’occasione per presentare dal vivo brani del nuovo album HANDS, opera prima della collaborazione tra i due musicisti.
“Gli incontri sono fondamentali nella nostra esistenza. Spesso accadono per caso, eppure possono influenzare profondamente il nostro percorso. Persone o contesti che incrociamo in modo inatteso possono diventare punti di riferimento, compagni di vita, occasioni di crescita o semplicemente esperienze che arricchiscono la nostra visione del mondo. La casualità che li caratterizza non li rende meno significativi: al contrario, proprio l’imprevedibilità delle connessioni umane contribuisce a definire chi siamo e il modo in cui evolviamo nel tempo. È quindi un invito a “incontrarsi” per rendere possibile un eventuale cambiamento o, semplicemente, la condivisione di uno spazio-tempo.”